Materassi anatomici, ortopedici e anallergici

Materassi anatomici, ortopedici e anallergici

Capita spesso, quando decidiamo di affrontare la scelta di un nuovo materasso, di imbatterci in aggettivi e definizioni di cui spesso non conosciamo esattamente il significato: materasso ortopedico, anatomico, ergonomico, ad accoglienza “progressiva” e molti altri!

FACCIAMO chiarezza sul concetto di “ergonomia” e sul significato che l’aggettivo “ergonomico” assume quando viene utilizzato per caratterizzare un materasso.

Cosa si intende, esattamente, per “ergonomia”? E quali caratteristiche deve avere un materasso per essere definito “ergonomico”?

Quando si parla di prodotti per il riposo, l’ergonomia è definita come la capacità del materasso di seguire adeguatamente le forme del corpo.

Immaginiamo di essere semplicemente sdraiati a terra: il pavimento ci sostiene, ovviamente, ma la sua superficie è rigida e dura, e non accogliendo le forme del corpo ci costringe a piegare la schiena per “aderire” completamente ad esso creando nel contempo zone, dove viene concentrato il peso del corpo, le cosiddette aree di pressione .

Un materasso, al contrario, deve sostenerci ma anche accogliere le parti più sporgenti del corpo consentendo la distribuzione del peso su tutta l’area di contratto tra noi ed il materasso.

Un materasso può quindi essere definito “ergonomico” quando segue e accoglie alla perfezione tutte le nostre forme e consente il sostegno di ogni parte del nostro corpo. In questo modo il peso viene distribuito sull’intera area di appoggio, evitando la formazione di zone di pressione e soprattutto scongiurando dannose flessioni della colonna vertebrale.

Attenzione però, esistono diversi livelli di ergonomia. In linea di massima tutti i materassi sono “ergonomici” ma lo sono a livelli diversi e questo fa la differenza!

Allo stesso modo l’ergonomia è uno dei fattori di valutazione delle prestazione di un materasso che va abbinata ad esempio con un sostegno corretto e ad una giusta elasticità.

Per avere un esempio pratico di quanto sia importante la capacità ergonomica di un materasso basta fare una piccola simulazione.

Proviamo ad appoggiarci ad un muro con il fianco, supponendo che il muro rappresenti un materasso, la cui ergonomia è ovviamente inesistente: noteremo subito che, se volessimo toccarlo con la zona lombare, dovremmo piegare la nostra colonna vertebrale, facendoci prendere una posizione scorretta e fastidiosa, portando come conseguenza ad una posizione scorretta del bacino e anche del collo.

Se dormissimo in questa posizione su un materasso, avremmo un innaturale schiacciamento dei dischi intervertebrali, che non riuscirebbero a recuperare durante il sonno il loro normale spessore con conseguenze che potrebbero rivelarsi molto gravi fino ad alla formazione di protrusioni o ernie discali.

Se cercassimo invece di mantenere diritta la colonna vertebrale, poggeremo al muro solo con la spalla ed il fianco. Queste zone, se fossimo distesi, sarebbero sottoposte a una fortissima pressione, poiché lì si concentrerebbe tutto il peso del corpo, con conseguenti dolori ed intorpidimenti (formicolii).

Questo piccolo esperimento è funzionale a farci capire davvero l’importanza di dormire su un materasso molto ergonomico, che garantisca un sostegno adeguato al nostro peso ed alla nostra struttura corporea senza eccessi

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